Una parte della leggenda che Hawayo Takata divulgò come fosse la vera storia del fondatore afferma che Usui, dopo l’esperienza sul monte Kurama, passò i successivi sette anni curando gratuitamente mendicanti nei quartieri poveri e che questa esperienza lo abbia portato, in seguito, alla convinzione che fosse necessario ricevere denaro o comunque un controvalore per far sì che chi riceveva reiki si responsabilizzasse.
Quanto sopra riportato (che alla luce delle attuali conoscenze risulta storicamente inconsistente in quanto pare che Usui non chiedesse mai denaro per i propri insegnamenti) è probabilmente un passaggio appositamente inventato per far accettare una disciplina ad un popolo, quello statunitense nel periodo del secondo dopoguerra, che dava valore solo a ciò che aveva un costo o – cosa ancor più probabile – per giustificare la richiesta di somme esorbitanti per i livelli Reiki in occidente … in buona sostanza una sorta di alibi.
Nell’ambito della Reiki Alliance della Furumoto i costi per i livelli (e questo già negli anni ’80) erano i seguenti: dai 150 ai 250 dollari per il primo livello, 500 per il secondo e addirittura 10.000 dollari per il terzo livello (stessa somma richiesta nel decennio precedente dalla Takata alle 22 persone che formò come maestri nel corso di un solo week-end).
Ancora oggi molti maestri chiedono tali somme affermando che il denaro richiesto è una sorta di scambio energetico necessario come controvalore per ricevere le attivazioni al Reiki a mio avviso precludendo, di fatto, l’accesso alla disciplina a coloro che, pur potendo essere potenzialmente ottimi praticanti e ottimi insegnanti, non si possono permettere di spendere tali cifre.
Fu Iris Ishikuro la prima maestra Reiki a decidere di insegnare Reiki a costi notevolmente inferiori, favorendone così la diffusione.
Il suo esempio fu fortunatamente seguito da altri.
In Italia i prezzi attuali generalmente applicati per i livelli Reiki sono i seguenti:
- 1° livello – dai 250 euro in su;
- 2° livello – dai 360 ai 750 euro;
- 3° livello (inteso come maestrato) – non meno di 3.000 euro.
Il mio punto di vista
Personalmente trovo questi costi eccessivi, in particolare quelli per il maestrato.
Sono fermamente convinto che il Reiki non abbia un prezzo e non si venda – in particolare perché non appartiene a noi ma all’Universo – e per questo motivo ritengo che i costi dei seminari debbano al massimo:
- coprire le spese sostenute per la sede del corso e per il materiale didattico fornito;
- remunerare onestamente il tempo speso dall’insegnante.
C’è chi, anche in Italia, organizza corsi “ad offerta libera”, cosa a mio avviso apprezzabile (anche se mettendomi nei panni di un neofita a me creerebbe imbarazzo dover decidere quanto versare per un corso di un qualcosa che magari non conosco se non superficialmente … ma questa è una mia sensazione).
Io penso che il Reiki dovrebbe essere reso accessibile a tutti attraverso l’applicazione di prezzi onesti e ritengo anche che chi davvero non può permettersi di sostenere il costo di un corso – soprattutto per il primo livello – debba comunque essere messo in condizione di accedere alla disciplina, anche gratuitamente o magari in cambio di una forma di “baratto spirituale” (passatemi il termine) del tipo: “accetto che tu partecipi gratuitamente ma tu ti impegni a fornire gratuitamente almeno i primi 10 trattamenti a persone che ne hanno bisogno” … a questo proposito vorrei citare il Dottor Deepak Chopra1 che esponendo la “seconda legge spirituale per il benessere” afferma: «Nella nostra disponibilità a donare ciò che ricerchiamo facciamo sì che l’abbondanza dell’Universo circoli nella nostra vita.»
Quello che sento, pur nel rispetto delle giustificazioni date da chi la pensa in modo diverso da me, è che subordinare la possibilità di accedere al Reiki alla disponibilità di cospicue somme di denaro contrasta fortemente con quanto scritto dallo stesso Mikao Usui:
«Il Reiki è l’eredità spirituale di tutti gli esseri viventi,
non può essere e non sarà mai
dominio esclusivo di un gruppo di persone»
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1 Deepak Chopra è un medico endocrinologo indiano che si è formato e pratica negli Stati Uniti, autore di numerosi best sellers sul benessere psicofisico. La sua metodologia unisce le più avanzate scoperte scientifiche nel campo della fisica quantistica e della Psico-Neuro-Immunologia con le millenarie tecniche e conoscenze della medicina Ayurvedica indiana.